lunedì 11 agosto 2008

" CUI PRODEST" IL FARMACO GENERICO?

Tante parole, poca chiarezza sostanzialmente nel capire poi cosa si sta facendo.
Provate a chiedere al vostro medico curante perchè è stato tanto sollecitato dai mass media e dalla stampa specializzata a prescrivere il tanto "benedetto " farmaco generico". Probabilmente vi risponderà adducendo i motivi ufficiali: risparmio per il sistema sanitario nazionale. Niente di più falso. Ma cos'è un farmaco generico? E' una molecola per la quale scaduto il brevetto, la stessa è stata mantenuta in commercio ad un prezzo dal 300 sino a 2500 volte in meno rispetto al prezzo antecedente. L'esempio più eclatante è stato la "NIMESULIDE", passata dalle vecchie ventimila lire delle vecchie lire per trenta bustine, ai due euro e qualche centesimo attuali, sempre per trenta bustine da 100 mg. Il farmaco generico può avere sino al 20% in meno di molecola attiva presente in ogni bustina, fiala, o compressa, molto spesso è fabbricato nei paesi del terzo mondo (sic!), e si nutrono seri sospetti, soprattutto dopo il recente scandalo dellAIFA, l'organismo che dovrebbe sorvegliare l'industria del farmaco, sulla quantità di principio attivo presente nel farmaco, che potrebbe star sotto l'ufficiale 80% consentito. Soprattutto di fronte alla scontistica effettuata presso i vari punti vendita ufficiali presenti in Italia, compresi gli ipermercati, coinvolti dalla recente riforma Bersani, e autorizzati a vendere farmaci. Non dimentichiamoci che il generico può essere tranquillamente sostituito da una molecola analoga dal farmacista a cui ci si rivolge, a sua discrezione e secondo quanto ha sullo scaffale, acquistato secondo logiche di mercato, allo sconto più conveniente prospettato dall'industria. E' un grande business, dove in realtà il SSN non risparmia nulla, ma soltanto il cittadino, e con quali e quanti dubbi legittimi (sic!), e che comunque pagherebbe la differenza, di solito pochi centesimi al di sotto dell'euro, se richiedesse il farmaco griffato o di marca. Un grande business europeo, che i burocrati europei vorrebbero far passare fatto NELL'INTERESSE DEI CITTADINI, ma che in realtà va a rimpinguire le casse di holding in cui molto spesso è presente la longa manus politica. Naturalmente economicamente. Soltanto il petrolio oggi , con i suoi interessi può essere assimilato a questo commercio.
sav. 11/08/08